Stagione 2023
Avviene il passaggio di testimoni, e il nuovo gruppo direttivo, insieme ai nuovi responsabili, è pronto ad intraprendere una nuova stagione e provare ad affermarsi nel panorama europeo nella categoria elettrica e driverless.
Il concetto della DP14 segue le orme del prototipo precedente, andandone a migliorare tutti quegli aspetti critici che si son verificati durante le gare appena concluse.
Il focus principale della progettazione è quello di migliorare l’affidabilità in tutti i reparti, con una particolare attenzione al reparto di raffreddamento e quello elettronico, cruciali per una buona riuscita del progetto.
Con l’uscita del regolamento il reparto di Telaio ha dovuto scontrarsi con una novità introdotta, che ha messo a dura prova la progettazione del telaio. Grazie al lavoro e all’aiuto di alcuni nostri sponsor, siamo riusciti a progettare e poi realizzare un telaio che fosse dentro i limiti imposti dalla competizione, adattando i modelli del telaio della stagione precedente in maniera ottimale.
Proprio per questo motivo la parte di assemblaggio inizia con leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa del ritardo nella produzione della monoscocca, ma l’ottima programmazione e la collaborazione con gli sponsor permettono di riuscire a terminare il prototipo a fine maggio.
Questo è stato possibile grazie al grande lavoro e sforzo di tutti i reparti che durante l’attesa del telaio hanno realizzato la maggior parte dei componenti da mettere in macchina, in modo da ottimizzare al massimo le tempistiche e diminuire i ritardi.
Con la macchina completamente realizzata e funzionante a fine maggio, il Team è stato in grado di svolgere numerosi test in pista prima della prima gara, in modo da notare tutti i possibili malfunzionamenti e correggerli prima che fosse troppo tardi
Luglio 2023
La prima gara ci vede coinvolti nella compeitizone di casa, FSATA a Varano de’ Melegari. Gli eventi statici si dimostrano ben preparati, ottenendo un primo posto al business plan e secondo posto al design event. Gli eventi dinamici ottengono buoni risultati, anche se alcuni problemi al pacco batteria non ci permettono di terminare l’endurance e quindi lottare per il primo posto. Grazie comunque a tutti i buoni risultati ottenuti, nel complesso il Team raggiunge il terzo posto overall, ottenendo il primo podio nella storia nella categoria elettrica.
La settimana seguente ci siamo spostati in Austria, competizione con un livello più alto in quanto tutti i Top Team erano presenti. Anche qui, come in Italia, otteniamo il primo posto nella presentazione di un Business Plan. Per quanto riguarda gli eventi dinamici, non abbiamo avuto problemi di affidabilità, riuscendo a terminare l’endurance in seconda posizione. Questo, insieme a tutti gli altri risultati, ci permette di raggiungere nuovamente il podio al terzo posto, eguagliando quanto di buono fatto in Italia, e dimostrando alla competizione che il progetto DP14 è stato ben realizzato.
Agosto 2023
La prima settimana di Agosto ci ha visto coinvolti nella gara in Ungheria, prima gara in cui il Team può competere in contemporanea nella categoria elettrica e driverless.
Nella categoria driverless abbiamo dimostrato il nostro valore, ottendendo il secondo posto nell’autocross.
Il meteo purtroppo non è stato dalla nostra parte in quanto ha piovuto tutta la settimana. Questo si è riflesso nei nostri risultati in quanto non siamo riusciti a trovare il giusto grip con la macchina sul bagnato, specialmente con il pilota, risultando in uno scontro con le barriere nella prova di endurance, fortunamente senza danni per il pilota. Nonostante questo grande incidente, il Team si è dimostrato ben preparato ad ogni evenienza in quanto dopo 3 ore la macchina era stata completamente riparata, pronta per gareggiare. I giudici non ce lo hanno permesso per questione di minuti, ma siamo venuti via dall’Ungheria con la consapevolezza di aver dato tutto e di aver dimostrato a tutto il paddock la nostra attitudine.
Dopo circa una settimana siamo ripartiti per l’ultima gara della stagione, la Germania.
Anche qui, come in Ungheria, abbiamo gareggiato sia nella competizione elettrica che driverless, dimostrando ancora una volta il nostro valore. Per quanto riguarda la categoria driverless, abbiamo migliorato quanto mostrato in Ungheria, ottenendo il primo posto nell’autocross. Grazie anche ai risultati degli altri eventi dinamici e statici, ci siamo classificati quarti nella classifica generale.
Settembre 2023
Dopo un’estate impegnativa, con i suoi alti e bassi, il passaggio di testimone è avvenuto nuovamente, con l’obiettivo di dimostrare la nostra volontà di crescita e salire di nuovo sul podio.
Stagione 2022
Marzo 2021
Il direttivo definisce gli obiettivi per la stagione successiva che avrebbero interamente stravolto il progetto DP12EVO. Tramite il progetto Academy, si iniziano le prime analisi e i case study, in modo da fornire il materiale da cui partire per la progettazione del nuovo prototipo.
Due linee guida, due strade da far convergere: alleggerire il veicolo e sfruttare l’effetto suolo. Non meno importante, era finalmente arrivato il momento di svelare due anni di lavoro dietro le quinte con l’introduzione del nuovo sistema di guida autonoma.
Settembre 2021
Avviene il passaggio di testimoni e il nuovo direttivo è affamato di innovazione, pronto a guadagnarsi un posto tra i migliori team di Formula Student.
Le scelte progettuali che avrebbero contraddistinto l’ultimo prototipo coinvolgono l’aumento della capacità del pacco batteria di 1,6 kWh, la massa dell’intero prototipo al di sotto dei 200kg e l’integrazione dei sistemi driverless con gli attuali sistemi elettronici.
Il modello multibody è stata la grande sfida della progettazione del nuovo prototipo, che ha causato alcuni ritardi sulla deadline generale. Successivamente la fase di produzione è stata impattata da numerosi disturbi esterni. La pandemia aveva rallentato l’approvvigionamento di materie prime, i cui prezzi erano saliti significativamente, mentre la guerra ha reso l’energia elettrica una risorsa non scontata.
I numerosi ritardi sull’arrivo delle componenti non hanno permesso un’equa distribuzione del lavoro tra i vari reparti, costringendo il team a produrre i componenti in brevi intervalli di tempo, in modo da convergere con le disponibilità dei nostri partner.
Nonostante il clima di pressione, il team è riuscito a raggiungere innovazioni importanti, tra cui il primo impact attenuator in carbon, le prima laminazioni cave delle componenti e il primo pacco batteria totalmente realizzato internamente.
Luglio 2022
Dei problemi con il pacco batteria non permettono di partecipare agli eventi dinamici della nostra prima gara, FSATA. Tuttavia, gli eventi statici si concludono con successo, ottenendo il secondo posto nel Business Plan e il quarto posto nel Design Event, insieme a numerosi feedback per migliorare e puntare a posizioni più ambiziose nelle gare successive.
La macchina viene portata via un giorno prima del termine della competizione per iniziare a preparare FSEAST. Le difficoltà nella gestione delle interferenze fanno ritardare anche la consegna del Vehicle Status Video. Durante la registrazione del VSV, il nuovo prototipo acquista il suo soprannome per la stagione: TIMIDA, in quanto si era mostrato introverso nella fase iniziale di test, per poi dimostrare di saper correre e di saperlo far forte!
Agosto 2022
Si arriva in Ungheria. Le ispezioni tecniche sono molto dettagliate e i giudici chiedono di modificare una delle soluzioni adottate per il posizionamento dei cavi HV. Attraverso la collaborazione tra più reparti, si decide di effettuare una laminazione a freddo per rendere il t-tray strutturale e in grado di proteggere i cavi HV dal potenziale impatto con il suolo o altri disturbi, rendendo il progetto DP13autonoma più sicuro.
Una volta superate le ispezioni tecniche si entra nel vivo della gara, che presenta una prima grande sfida. Per la prima volta il team partecipa infatti a due categorie diverse in una gara (EV e DV) e deve confrontarsi per la prima volta con il doppio degli eventi statici e dinamici.
Per la prima volta il team partecipa alle Design Finals sia nella categoria EV che DV, ottenendo rispettivamente il terzo posto e il primo posto. Nella categoria driverless la DP13autonoma completa tutti gli eventi dinamici, incluso il track drive. Purtroppo, l’auto non riesce a completare l’endurance nella categoria elettrica a causa di un problema al sistema di raffreddamento, il quale ha poi compromesso gli inverter.
Al termine della gara in Ungheria c’è poco tempo per mettere insieme le idee, in quanto nel giro di pochi giorni sarebbe iniziata l’ultima competizione della stagione 2022: Formula Student Germany.
Il team tedesco Ka-RaceIng, leader della categoria DV, si offre di ospitare il team nella loro struttura per fare le riparazioni necessarie e testare la macchina prima dell’inizio di FSG. Per la prima volta si lavora a stretto contatto con i top team europei, tra cui i team tedeschi Ecurie Aix ed e-gnition Hamburg e il team norvegese Revolve NTNU. È un’opportunità unica per conoscere meglio loro e per far conoscere meglio Dynamis.
L’epilogo di questo viaggio è il secondo posto del Design Event nella categoria EV-DV nell’olimpo della formula student. Il progetto DP13 è stato riconosciuto come innovativo e performante, comparato a quello dei migliori team di formula student al mondo. Con gli eventi dinamici driverless il team ottiene numerosi punti che gli permettono di qualificarsi al secondo posto nella classifica OVERALL DV.
Settembre 2022
Il passaggio di testimone è nuovamente avvenuto, le ambizioni sono cresciute e la nuova stagione è già pronta per regalarci altre sfide.
Stagione 2021
Il primo prototipo elettrico prende forma!
Alla fine della stagione 2020 abbiamo avuto un riscontro positivo sul progetto del nostro primo prototipo elettrico da parte dei giudici di FSOnline, ma a causa del Coronavirus, che ha arrestato la produzione della DP12e sul nascere, avevamo ancora molte sfide da affrontare, il tutto in un periodo di grande incertezza e limitazioni, nel mezzo di una pandemia.
A settembre 2020 siamo potuti rientrare nei nostri spazi operativi presso il Politecnico con uno scopo ben preciso: costruire la DP12e. Su alcune aree del progetto avevamo moltissimi dubbi che solamente il completamento della macchina avrebbe potuto risolverci. Su altri aspetti, come sistema di raffreddamento, pacco batteria, rotismi epicicloidali e volante, sapevamo di avere margine di miglioramento e abbiamo quindi dedicato tempo e risorse per portare avanti una loro riprogettazione. Dopo il completamento della progettazione della DP12e questi componenti migliorati sono quindi stati montati sul prototipo, dando quindi origine alla DP12evoluzione.
Nell’autunno 2020 abbiamo vissuto una situazione epidemiologica che si aggravava con il passare del tempo e questo ha portato limitazioni sempre più stringenti nel numero e nella modalità di controllo degli accessi alla nostra sede. Si sono quindi accumulati innumerevoli ritardi nella produzione di moltissime componenti.
La pandemia però non ha creato problemi solo sul fronte tecnico. DynamiΣ, più in generale la Formula Student, è un ambiente nel quale non solo si apprendono nuove conoscenze e competenze puramente tecniche ma si formano anche dei forti legami con i propri compagni. Il Team quindi si è subito riorganizzato per proseguire i lavori in modalità di smart working e mantenere vivo lo spirito di amicizia tramite diversi momenti di ritrovo conviviale, seppur a distanza.
Per sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione (oltre a riprogettare e migliorare alcuni componenti) ci siamo dedicati ad una serie di estensivi test al banco freno del nostro assieme motore e gearbox. Questo ci ha permesso non solo di mappare in maniera precisa le efficienze dei motori e della trasmissione ma anche di affinare i nostri algoritmi di controllo e di effettuare test di longevità sul rotismo del gruppo ruota (componente nuova per il nostro Team), percorrendo l’equivalente di 1000 chilometri macchina.
Il periodo compreso tra dicembre 2020 e aprile 2021 è stato caratterizzato da una continua produzione, seppur rallentata, di svariate componenti del prototipo. Questa produzione è stata accompagnata da una moltitudine di test, per ottenere un risconto sul progetto di vari pezzi prima dell’assemblaggio. Tutto questo con l’ardente passione a guidarci verso il nostro unico obiettivo: portare la DP12evo alle gare estive 2021 che da programma sarebbero state la gara olandese (4-9 Luglio), ungherese (7-11 agosto) e italiana (10-13 ottobre).
Con l’arrivo del telaio a giugno abbiamo potuto cominciare ad assemblare la macchina ma il tempo a nostra disposizione prima della gara olandese era molto poco. Nonostante ci fossimo dedicati con anima e corpo alla sua realizzazione, siamo arrivati alla gara olandese con una vettura completata all’ultimo secondo e senza aver avuto il tempo di eseguire alcun test in pista.
Durante la gara, non siamo riusciti a completare la ispezioni tecniche sul pacco batteria e per questo motivo non abbiamo potuto prendere parte agli eventi dinamici. Ci siamo comunque fatti valere vincendo l’evento del Business Plan Presentation e, con l’esperienza acquisita dalle ispezioni tecniche, abbiamo capito su quali punti andare a migliorarci per l’evento successivo.
Nel mese di luglio abbiamo quindi condotto un buon numero di test in pista atti, in primo luogo, a verificare l’affidabilità della vettura e successivamente ad estrarre il massimo della performance. Per prepararci al meglio abbiamo anche eseguito varie simulazioni degli eventi statici e delle ispezioni tecniche.
Arrivati alla gara ungherese abbiamo potuto vedere i frutti dell’ultimo mese di lavoro. Abbiamo superato al primo tentativo le ispezioni tecniche e il prototipo si è rivelato sorprendentemente affidabile. Abbiamo completato il nostro primo Endurance, obiettivo non scontato nemmeno per team con molta esperienza, e abbiamo ottenuto il terzo posto nella categoria di Efficiency, classificandoci undicesimi su ventisette team elettrici partecipanti.
A settembre abbiamo continuato con i test in pista in vista della gara italiana. Arrivati a Varano abbiamo portato a termine la nostra miglior gara nella categoria elettrica con un quarto posto complessivo e con il titolo di miglior team elettrico italiano.
Nonostante due anni estremamente difficili, durante i quali alle sfide tecniche si sono sommate moltissime sfide organizzative in una situazione senza precedenti, possiamo finalmente dire di avercela fatta. Il debutto nella categoria elettrica per il DynamiΣ PRC è stato un successo e adesso non rimane altro da fare se non tornare al lavoro per migliorarci ancora e tornare alla vetta della competizione.
Stagione 2020
Nuova stagione, nuova macchina, nuova sfida!
Dopo i grandi successi della stagione 2019 e la scalata fino a un memorabile quarto posto Overall nella categoria Combustion, il Team si proietta verso il futuro con la progettazione e la realizzazione del suo primo prototipo totalmente a propulsione elettrica.
I cambiamenti a livello tecnico sono radicali, ma le basi costruite in ormai 16 anni di esperienza sono solide e rappresentano una preziosissima linea guida per intraprendere al meglio un percorso sempre più stimolante, ma che nasconde insidie e tante incertezze.
Nel 2020, nasce così il progetto DP12e. L’obiettivo non riguarda solo l’immediata ricerca della performance, ma anche la realizzazione di una solida base per lo sviluppo dei nostri futuri prototipi, al fine di riuscire a eguagliare e addirittura migliorare i risultati ottenuti nella categoria Combustion.
La più grande sfida riguarda l’intero sistema di trazione, alimentazione e raffreddamento della macchina; il Team decide di procedere step by step concentrandosi per questo primo anno soltanto sullo sviluppo del pacco batteria, in cui sono presenti 660 celle (suddivise in 132 elementi in serie con 5 celle in parallelo per ogni elemento), sull’implementazione del sistema di raffreddamento, ponendo grande attenzione alle camicie di raffreddamento, e delle schede del BMS (Battery Management System). Sono quindi stati acquistati quattro motori AMK, scelta più comune tra i team EV della Formula Student, e gli inverter, che sono stati poi resi più performanti.
Anche l’elettronica, sviluppata del tutto internamente, ha visto l’evoluzione di schede fondamentali come la Data Acquisition Unit (DAU) al fine di eliminare i difetti emersi nelle precedenti stagioni e l‘aggiunta di nuove schede per adattare la macchina al regolamento della nuova classe di gara. Fondamentale è l’implementazione del Torque Vectoring, l’algoritmo che ripartisce la coppia motrice sulle quattro ruote.
Ulteriore punto di forza del progetto elettrico è la possibilità di sfruttare la frenata rigenerativa che ha portato alla modifica del sistema frenante e, più in generale, dell’intera pedaliera.
Sono state interamente riviste la cinematica e l’elastica delle sospensioni, questo ha portato a cambiamenti strutturali come l’ottimizzazione della rigidezza dei braccetti, la modifica del baricentro e la creazione di una nuova linea sterzo eliminando anche i vecchi giunti cardanici e il gioco da essi creato.
Dal punto di vista aerodinamico, si è passati da una configurazione con ali laterali e muso basso ad una con muso alto e fondo aerodinamico con diffusore.
Dopo la fase di design, il Team riesce a conquistarsi la partecipazione alle competizioni di FSN (Olanda), FSATA (Italia) e, dopo molti anni, anche di FSA (Austria).
Purtroppo, proprio quando si stava entrando nel vivo della fase di manufacturing, la pandemia di Covid-19 costringe tutti a casa e ci impedisce di lavorare in officina.
Reinventarsi è fondamentale! Proprio per questo l’intero Team si sposta interamente sulle piattaforme virtuali iniziando una vera e propria attività di smart working al fine di non fermare il lavoro.
Ad una ad una, tutte le gare vengono annullate. FSEast e FSN organizzano il primo evento di Formula Student online: FSOnline. Il Team DynamiΣ PRC decide così di partecipare alla prima gara virtuale della storia della Formula Student!
Alcuni eventi di gara vengono modificati, altri reinventati: le prove dinamiche sono al simulatore, mentre il Cost Event si trasforma nel Concept Design Challenge, un evento che rappresenta una sfida di innovazione ingegneristica valutata dalla progettazione alla reale fattibilità economica. Certo, non è come essere fisicamente a bordo pista, ma la preparazione è minuziosa e ogni singolo evento è fortemente sentito e seguito da tutti i team members.
Il primo anno nella categoria elettrica vede il Team conquistare il primo posto nel Business Plan Presentation e nel Concept Design Challenge, il terzo nelle Fun Activities e un orgoglioso quarto posto nel Design Event. La proclamazione della classifica Overall continua la scia di entusiasmo: il Team DynamiΣ PRC è terzo classificato nella classe EV di FSO!
Dopo una stagione senza dubbio difficile e dopo i grandi risultati ottenuti, si sono già poste le basi per il futuro del Team nella classe Electric. Con l’inizio delle lezioni e la riapertura delle università, nel settembre 2020 si continuerà il manufacturing della DP12e, per poi tornare finalmente in pista per la fase di test.
Stagione 2019
Il progetto DP11 nasce con un obiettivo ben preciso: vincere!
Dopo le stagioni passate, il Team ha ormai raggiunto la piena consapevolezza delle sue potenzialità ed ora aspira al gradino più alto del podio.
La progettazione della nuova monoposto parte dalla solida base del progetto 2018. La DPX, infatti, ha dimostrato performance molto buone ma con del potenziale lasciato inespresso a causa dei pochi chilometri percorsi nella fase di test in pista e, soprattutto, della mancata ottimizzazione di tutti i componenti, dovuta alla scarsità di tempo a disposizione.
Uno degli aspetti di maggior rilevanza e su cui il Team si è focalizzato nella stagione 2019, è la riduzione di peso. Rispetto alla stagione passata, sono stati risparmiati quasi 15kg, permettendoci di guadagnare quasi mezzo secondo al giro. Tramite l’utilizzo di materiali più performanti e di una impegnativa ottimizzazione della laminazione, il telaio è passato dai 27 kg del 2018 ai circa 20 kg del 2019. Altro grande contributo è rappresentato dai cerchi in carbonio a 3 razze. Completamente progettati e realizzati internamente, fermano la bilancia a solo 1.7 kg contro i circa 2.5 kg dei cerchi OZ in magnesio.
La DP11 monta sempre un Aprilia SXV 550 bicilindrico ad aspirazione naturale, un motore che il Team è riuscito a sfruttare a pieno trovando un setup perfetto per le proprie esigenze.
L’elettronica è completamente sviluppata internamente e la vettura è dotata di un sistema di telemetria che permette di monitorare i parametri più importanti in ogni momento della gara. Inoltre, un sistema di acquisizione dati permette di analizzare la performance della monoposto e trovare i set up ottimali per ogni evento di gara.
Durante la stagione 2019, il DynamiΣ PRC prende parte a quattro competizioni di Formula Student: FSN, FSEast, FSATA e FSG, riuscendo a raggiungere l’obiettivo che si era posto inizialmente. Questa è stata l’annata coronata da più successi nella storia del Team.
Il circuito di Assen ci ha visti a podio in ogni evento e ci ha coronato vincitori overall, per la prima volta, nella categoria Combustion.
In Ungheria invece, un problema tecnico ha costretto il Team al ritiro durante l’Endurance, ma siamo comunque riusciti ad aggiudicarci un settimo posto overall grazie agli ottimi risultati ottenuti nelle prove statiche.
Tornati in Italia, nella nostra gara di casa, abbiamo di nuovo conquistato quella vetta tanto ambita: Varano De Melegari ci ha visti di nuovo vincitori overall.
Ed infine, a FSG, abbiamo raggiunto il primato di unico team italiano a salire, con un terzo posto Overall, sul podio dell’Hockenheimring.
Grazie agli ottimi risultati raggiunti nel corso della stagione 2019, il Team DynamiΣ si è aggiudicato il quarto posto nella classifica mondiale di Formula Student tra i circa 600 team Combustion.
Stagione 2018
Per ottenere risultati tangibili il Team si concentra sull’affidabilità
La DPX nasce con la consapevolezza di avere alle sue spalle un Team che negli ultimi anni ha dimostrato, stagione dopo stagione, di avere fatto passi da gigante in tutti i settori. Nell’ultimo quinquennio il Team DynamiΣ PRC si è espanso molto, accogliendo nuovi membri che hanno permesso alle diverse vetture che si sono succedute nel corso delle passate stagioni di essere sempre più competitive anno dopo anno.
Giunti alla fine della stagione 2018 possiamo confermare che le aspettative di crescita e le speranze che la DP9 ha lasciato alla fine della stagione 2017, la più fruttuosa fino ad allora della storia del Team, sono state confermate dalla DPX, grazie alla determinazione di tutti i membri della squadra e degli sponsor storici del Team.
Un grande contributo, inoltre, è arrivato anche dai nuovi sostenitori, che vedono la Formula SAE non solo come una gara fine a se stessa, ma anche come un’esperienza formativa per mettersi in gioco e quindi un’avventura caratterizzata dall’entusiasmo e dalla passione per il confronto con i giovani e con la loro visione di quello che potrà diventare il mondo dell’automobile.
Il Team DynamiΣ ha partecipato con la DPX agli eventi in Italia, nella Repubblica Ceca e in Germania. In tutte le competizioni la nuova macchina ha dimostrato di essere nella top 10 delle migliori.
In Italia il Team ha ottenuto un quarto posto ad un soffio dal podio nella classifica finale dell’evento, a cui partecipavano 84 team, ed è arrivato primo tra i quattordici team italiani, ottenendo due secondi posti nello Skidpad e nel Design Event.
Alla fine dell’evento nella Repubblica Ceca il Team si è posizionato sesto, ottenendo risultati significativi con un primo posto nello Skidpad ed ha ottenuto un terzo posto nell’Autocross.
Infine, ad Hockenheim, in Germania, la DPX ha ottenuto l’ottavo posto in una competizione con più di 100 squadre provenienti da tutto il mondo.
Con questi risultati il Team ha dimostrato di avere consolidato i progressi fatti negli scorsi anni e di avere, quindi, la capacità di continuare a crescere grazie ad una squadra, che, anno dopo anno, accresce progressivamente le sue competenze grazie all’esperienza e dimostra di avere la capacità di poter costruire relazioni di fiducia sempre più forti con i suoi sponsor
Stagione 2017
Prosegue la crescita del Team su tutti i fronti
Il 2017 ha portato con sé grandi progressi e soddisfazioni. Il Team ha acquisito una trentina di nuovi membri selezionati tra oltre 300 candidati provenienti da tutto l’Ateneo, mantenendo il numero di circa 90 team member raggiunto nel 2016.
Il reparto di Gestione Sportiva del Team è stato riorganizzato in modo da permettere la nascita di una sezione dedicata appositamente alla preparazione del Business Plan, uno dei tre Eventi Statici di gara.
La DP8 evolve nella DP9, una monoposto più performante che riesce ad esprimere il potenziale che la sua antenata non era stata in grado di esternare, nonostante i buoni risultati ottenuti. Maggior affidabilità, un sistema elettronico tra i più sviluppati della categoria, un monoscocca in fibra di carbonio ed una Ground Station di telemetria sono i punti chiave che hanno permesso il salto di qualità.
Ciononostante, il tempo è rimasto il più feroce nemico contro cui combattere: sia in fase di progettazione e test che in sede di gara le scadenze sono state vincoli fondamentali nella buona riuscita del progetto.
Dynamis prende parte alle gare in Italia, tenutasi a Varano de’ Melegari; in Germania presso lo storico circuito di Hockenheim e – per la prima volta – in Austria, al Red Bull Ring di Spielberg, riuscendo in tutti e tre i casi nel difficile compito di concludere l’Endurance, la più dura ed importante delle prove.
Il Team si è aggiudicato alcuni premi speciali messi in palio da due Main Sponsor promotori degli eventi, che hanno contribuito alla crescita del nome del Team DynamiΣ PRC: in Italia “Endurance and Fuel Efficiency by Abarth” e “Opel Style Award” in Germania.
La stagione è risultata in esperienze formative sia dal punto di vista tecnico riguardante la vettura, costantemente soggetta agli eventi di gara, sia a livello personale avendo stimolato la cooperazione tra membri anche di diversi team.
A conclusione dell’anno fino a quel momento più fruttuoso nella storia del Team, l’obiettivo posto per la stagione 2018 è stato quello di portare avanti il progresso continuo degli ultimi anni in maniera tale da esprimere il potenziale rimasto ancora silenziato nella stagione 2017.
Stagione 2016
Il punto di svolta che segna l’inizio della crescita
Se a un primo sguardo può semplicemente sembrare un’evoluzione della precedente DP7 con l’aggiunta di un pacchetto aerodinamico completo, la DP8 segna un netto punto di svolta per il Team del Politecnico di Milano. Ci sono rivoluzioni su quasi tutti i fronti: una nuova cinematica delle sospensioni, il passaggio da 2 a 4 ammortizzatori, la realizzazione di un monoscocca completo e molti altre innovazioni.
L’enorme mole di lavoro necessaria alla progettazione e alla realizzazione di questa nuova monoposto fa sì che a soli 3 giorni dalla prima gara della stagione, durante la prima vera uscita in pista presso l’Autodromo di Franciacorta in compagnia dei team di Brescia e Padova, la DP8 sia ancora senza pance, senza ali e senza livrea.
Nei giorni (e nelle notti) successive, la macchina viene finita e testata nuovamente, arrivando pronta all’appuntamento della Formula SAE Italy a Varano de’ Melegari.
La DP8 stupisce tutti da subito: prima per la sua bellezza e per la cura dei dettagli, poi per la velocità in pista. È una delle macchine più competitive dell’evento e il passo gara dimostrato nella prova di Endurance ne è la conferma. Purtroppo gli effetti dei pochi chilometri percorsi durante i test vengono fuori appena dopo il cambio pilota, e il surriscaldamento degli impianti motore porta a un prematuro ritiro della monoposto.
Con un mancato podio assoluto nella gara di casa, ma con tanta fiducia nella nuova vettura, data anche dal premio Lamborghini per il miglior utilizzo della fibra di carbonio e dal premio Style & Execution patrocinato da FCA, il DynamisPRC parte per l’appuntamento della Formula Sae Germany a Hockenheim contro i migliori team del mondo.
Nonostante il livello altissimo dell’evento, il Team si piazza molto bene in tutte le prove, soprattutto nel Design Event e nello Skidpad, ma di nuovo i problemi di temperatura macchiano la prestazione all’Endurance. Questa volta il problema è la guarnizione della testa e la DP8 procede a passo sempre più ridotto, fino a quando all’ultimo giro il motore si ammutolisce del tutto. La voglia di finire la gara è tale da percorrere gli ultimi 100 metri con la sola forza del motorino d’avviamento, tra gli applausi della folla.
Il momento del riscatto è atteso in Spagna al Montmelò, dato che tutti i problemi legati alle temperature sono stati finalmente risolti, ma il 2016 non è un anno fortunato per il Team DynamiΣ. Durante la prova di Endurance si spezzano sia un uniball di una sospensione che i sogni di gloria della DP8. La sua eredità sarà comunque un nuovo importantissimo punto di partenza per il futuro del Team.
Stagione 2015
DynamiΣ PRC torna a competere oltre i confini nazionali
La peculiarità più importante della DP7 è il suo monoscocca in fibra di carbonio, frutto della nuova collaborazione con lo sponsor Bercella. È un monoscocca ibrido con telaio a traliccio posteriore, che segna un punto di transizione tra la vecchia e la nuova generazione delle vetture del DynamiΣ. Dato che gran parte delle energie del Team si concentra sul telaio, gli altri componenti non vengono stravolti, in modo da poter anche utilizzare pezzi della DP6 come ricambi. La tradizionale conformazione a due ammortizzatori viene migliorata grazie al passaggio dai vecchi Öhlins ai nuovi Koni, e all’abbandono degli smorzatori a rollio.
Un altro aspetto di grande miglioramento della nuova monoposto è l’elettronica, con il ritorno al cambio elettro-attuato al volante e a un nuovo sistema di controllo della frizione.
Seppur senza pacchetto aerodinamico completo, le pance vengono appositamente studiate per generare downforce senza tralasciare il raffreddamento del radiatore: un importante passo in avanti per lo sviluppo dei prototipi futuri.
La DP7 ben figura nel primo appuntamento della stagione a Hockenheim, trasferta che sancisce il ritorno del Team a competere oltre i confini nazionali, ma trova grande difficoltà nell’Autocross data la grande differenza di grip tra l’asfalto trovato in gara e quello del tracciato dei test. Il setup viene completamente stravolto e la vettura è pronta il giorno seguente per dimostrare tutto il suo potenziale durante l’Endurance.
La vettura, che il giorno prima sembrava lenta e molto difficile da guidare, ora è precisa e molto veloce, ma la rimonta viene interrotta dalla rottura di un componente del leveraggio del cambio. La DP7 rimane bloccata in seconda marcia, ma questo non le impedisce di doppiare altre vetture in gara in quel momento.
Al momento del cambio pilota, nonostante l’unica preoccupazione del Team sia quella di riprendere la prova partendo in seconda, i giudici si accorgono di una perdita d’olio dovuta agli alti regimi sostenuti dal motore degli ultimi giri, e decidono per ragioni di sicurezza di impedire alla DP7 di terminare la gara.
La DP7 non si lascia sfuggire ciò che le spetta all’appuntamento di Varano de’ Melegari, e dopo un weekend impeccabile coronato da un secondo posto al Design Event, regala al DynamiΣ PRC il titolo di miglior team italiano, e quinto assoluto di tutto l’evento.
Stagione 2014
La determinazione e la passione del Team si manifestano nei momenti di maggiore difficoltà
Il nuovo Team, dopo l’esperienza in gara a Varano con la DP5, inizia a porsi degli obiettivi sempre più ambiziosi, primo tra tutti: un monoscocca in fibra di carbonio. Il budget non è sufficiente a crearne uno a regola d’arte, ma questo non frena i telaisti del DynamiΣ che decidono di costruirne uno a pannelli.
La macchina viene anche accorciata e viene ridotta la carreggiata rispetto alla vettura precedente, viene rifatta da zero l’ergonomia dell’abitacolo e installato un cambio a leva al posto dell’elettro-attuato che non è ancora affidabile al 100%, ma viene mantenuto il sistema a due ammortizzatori accoppiati a una cinematica con QT-Limite, che ormai da anni caratterizza il team milanese.
Ne nasce una macchina che ha un potenziale altissimo, e che sembra volare rispetto alla DP5. Con linee spigolose, una minacciosa livrea nera e un tricolore accennato sulle fiancate: la DP6 si presenta pronta ai cancelletti di partenza di Varano de’ Melegari.
Dopo aver passato ispezioni tecniche, Tilt Test, Noise Test, ed aver ricevuto il plauso dei giudici durante le prove statiche, la DP6 si appresta a eseguire Brake Test, normale prassi prima delle prove dinamiche.
Qualcosa va storto… al momento della frenata, dagli spalti si sente un forte colpo, e la ruota anteriore sinistra si stacca dal resto della macchina, gelando gli sguardi di tutto il Team.
L’incollaggio di un hard-point ha ceduto, lasciando al suo posto un buco nel monoscocca delle dimensioni di una moneta da 2€. Sembra la fine, ma i giudici, assieme agli ingegneri di Bercella, danno dei consigli al Team su come riparare il danno, concedendo anche le strutture e il materiale necessari.
Dopo qualche ora in laboratorio da Bercella, una corsa a Milano a prendere dei pezzi dalla DP5 e una notte in bianco, la mattina seguente la DP6 è di nuovo sulle 4 ruote, risorta come una Fenice, con delle piastre di alluminio incollate e imbullonate al monoscocca per dare nuovi punti di attacco per le sospensioni.
È di nuovo il momento del Brake Test e tutto il Team ha il fiato sospeso, ma il destino non ne vuole sapere. Un braccetto saldato in sostituzione di uno in carbonio rotto il giorno prima cede, e l’anteriore sinistra si stacca di nuovo. Altra notte in bianco, altri pezzi di ricambio, altra sospensione da ricostruire, ma questa volta con i pezzi più robusti che si riescono a recuperare grazie all’aiuto degli altri team.
Per la terza volta la DP6 si presenta al Brake Test, con un triangolo in acciaio degno di una piccola utilitaria, ma con un uniball montato a taglio: non c’era altro modo di montare quella sospensione.
Ed è proprio l’uniball a cedere questa volta, mettendo una volta per tutte la parola fine a un’altalena di emozioni che ci ha insegnato tanto, ma forse… non tutti i mali vengono per nuocere.
Stagione 2013
La seconda prima gara
La base del Team appena ricostruito inizia a mettere le radici, ma il lavoro da fare è ancora molto e sono tante altre le persone che entrano all’interno del DynamiΣ a inizio stagione. Man mano che i test proseguono, si capisce quanto dolorosa ma giusta fosse stata la scelta di non andare in gara già nel 2012, e la macchina continua a migliorare.
Arriva il momento di Varano, e la DP5 appare subito ben costruita e curata, anche se più larga e più lunga rispetto ai competitor. Le prove statiche vanno bene, e anche in Acceleration e Skidpad la macchina non se la cava male. Poi, come spesso accade a settembre nella provincia di Parma, il clima cambia improvvisamente, e le tattiche per la pioggia iniziano a far movimentare il paddock.
DynamiΣ azzecca una combinazione tra assetto e condizioni dell’asfalto, e la carreggiata larga conferisce alla DP5 un incredibile controllo sul bagnato. Con una run di Autocross tutta di traverso, la macchina riesce a destreggiarsi tra i coni dove tanti team vanno in testacoda, avvicinandosi alla top 10 assoluta.
I piloti non vedono l’ora di ripetere la prestazione all’Endurance, ma durante la ricognizione del percorso capiscono che qualcosa non va: sul tracciato ci sono due tornantini strettissimi che la DP5, con il suo passo e la sua carreggiata non potranno mai affrontare. L’unica soluzione è fare tutti i tornanti in sovrasterzo, ma il clima caldo e asciutto renderà le cose molto più difficili rispetto al giorno prima. Il piano è difficile, ma non impossibile e i tornantini vengono sempre meglio giro dopo giro, fino a quanto il cambio rimane bloccato in terza.
Serve la prima per fare i tornantini in spazzolata, ma incredibilmente riescono anche in terza. Il problema è che il motore scende troppo di giri e all’uscita dal secondo tornantino la macchina si spegne.
Frizione, paddle del cambio e motorino d’avviamento non bastano a far sbloccare la terza o a riaccendere la macchina, e il Team è costretto al ritiro.
Come prima gara dopo la rinascita, il Team ha imparato tanto, ma è solo il primo passo verso macchine sempre più competitive.
Stagione 2012
La rinascita
È tempo di rinascita per il Team DynamiΣ PRC. È rimasto ben poco dall’anno precedente: i vecchi team member si contano sulle dita di una mano, non c’è una macchina e non c’è un progetto. La cosiddetta “vecchia guardia” ha come primi compiti quelli di formare un organico e di trasmettere il know-how ai nuovi.
C’è tanto da fare, ma le matricole del Team non si lasciano intimorire, e il lavoro, che viene suddiviso per reparti, procede per mesi davanti agli schermi dei pc, dove la monoposto inizia a prendere forma nel cad.
Iniziano ad arrivare i primi pezzi, primo fra tutti il telaio: punto nevralgico della nuova vettura: è un traliccio in tubi d’acciaio su cui si monterà tutta la macchina.
Le caratteristiche più importanti della nuova nata sono sedile e carenature in fibra di carbonio, volante e airbox in prototipazione rapida, portamozzi e mozzi in alluminio, cambio sequenziale e frizione elettro-attuati, sospensioni a QT-Limite con smorzatori a rollio e differenziale a sbalzo.
Sembra un progetto troppo ambizioso per dei ragazzi che prendono parte alla Formula Student per la prima volta, ma a uno a uno i tasselli vanno al loro posto. Gli intoppi ci sono, ma si riescono a risolvere, grazie anche agli incoraggiamenti di personaggi come Daniel Ricciardo e Alex Zanardi, ospiti del Politecnico a cui il Team ha avuto l’onore di mostrare la vettura in corso d’opera.
La nuova nata viene terminata all’ultimo, proprio pochi giorni prima della gara di Varano, ma non c’è tempo di provarla. Il Team è ansioso di vedere il frutto del proprio lavoro competere contro altre università, ma bisogna tenere i piedi per terra. Il regolamento consente a ogni vettura di poter essere utilizzata solo per un anno, e se qualcosa andasse storto la DPRC 012 avrebbe vita molto breve.
È una decisione difficile quella che devono prendere i ragazzi del Politecnico di Milano, ma frenare l’entusiasmo e rinunciare ad andare a Varano de’ Melegari potrebbe essere la scelta più giusta per sviluppare la macchina per portare in gara tutto il suo potenziale, anche se un anno più tardi.
Dal 2004 al 2010
Gli albori del Team DynamiΣ PRC
Il Team nasce su proposta di alcuni dottorandi che chiedono al professor Francesco Braghin di dare inizio al Team DynamiΣ PRC come progetto di ricerca.
In questi primi anni il Team è formato esclusivamente da dottorandi e tesisti. In questo modo, però, ogni anno il progetto riparte da zero proprio perché il Team cambia completamente a livello di risorse umane: non c’era un vero e proprio passaggio di conoscenze né uno sviluppo continuo dei prototipi.
Le monoposto di questo periodo erano caratterizzate da un telaio tubolare in acciaio. Il motore è stato un motore Husqvarna monocilindrico fino al 2008; successivamente verrà montato l’Aprilia SXV, bicilindrico a 4 tempi, che accompagnerà il Team con tutte le macchine Combustion fino al 2019.
Il Team si mette subito in gioco in campo internazionale già nei suoi primi anni di vita. Nel 2004 partecipa a Formula Student UK in Classe C, dove viene valutato solo il design ingegneristico del prototipo. Dal 2005 il Team riuscirà a portare a termine il manufacturing della monoposto, permettendole di scendere in pista per confrontarsi con le vetture di altri atenei.
L’inesperienza del giovane DynamiΣ PRC è evidente rispetto ai Team più esperti e, in generale, in questo periodo il Team non ottiene grandi risultati sul campo a causa dello sviluppo limitato della macchina e delle poche risorse umane ed economico-finanziarie.
Le difficoltà di crescita e di progresso, dovute principalmente alla struttura e al metodo di lavoro, fanno perdere l’interesse nel portare avanti il progetto, sia da parte degli studenti che dei professori. Il Team viene chiuso nel 2010 per poi essere ricreato e strutturato come lo conosciamo oggi nel 2011: composto da soli studenti che di anno in anno si tramandano conoscenza e passione.