FORMULA STUDENT GERMANY 2016: HOCKENHEIMRING!
Il Leone in Gabbia
Dopo una breve pausa di test su pista per cercare di risolvere gli inconvenienti riscontrati a Varano de’ Melegari e per perfezionare la nostra DP8 è arrivato il momento di affrontare la tappa principale di tutta la Formula SAE Europea: quella tedesca di Hockenheim, svolta nel famigerato circuito Hockenheimring.
L’importanza di tale competizione si è vista già dal primo giorno, in cui ci è stato detto che potevamo effettuare gli scrutini tecnici praticamente in fondo ad una lista d’attesa che contava quasi 200 team partecipanti. Questo ci ha permesso di lavorare per tutta la prima giornata alla preparazione della DP8, in modo tale da superare le ispezioni senza correre il rischio di dover ritornare ai box per modificare componenti non a regola. Alla sera è finalmente giunto il nostro turno, ma dato che la giornata stava volgendo al termine siamo stati costretti a rimandare il completamento delle verifiche alla mattinata del giorno successivo.
La mattina seguente siamo subito riusciti a metterci in “pole position” per le ispezioni, che una volta aperte hanno immediatamente messo sotto torchio la nostra monoposto. Il lavoro svolto il giorno precedente ha dato i suoi frutti, e dopo appena 20 minuti di controlli ci è stato dato il via libera per procedere ai successivi test. Mente la macchina si apprestava al rifornimento di benzina per il tilt test, si sono svolti gli eventi statici di design e cost: nel primo, che prevede la valutazione delle scelte progettuali e ingegneristiche della nostra vettura, abbiamo letteralmente affascinato la giuria, la quale dopo averci coperto di complimenti ci ha assegnato il 6° posto nella classifica generale, ad un solo passo dalla finale. Per quanto riguarda il cost (ossia l’analisi dei costi della monoposto) ci siamo classificati discretamente, con una 23esima posizione su un totale di quasi 80 competitors.
Abbiamo poi concluso la serie degli eventi statici con la presentazione del business plan, che si è guadagnato un piazzamento a metà della classifica. Intanto la nostra DP8 ha superato con successo il tilt test e quindi siamo stati autorizzati finalmente ad accendere il motore e a procedere dunque al noise test delle emissioni sonore. Fortunatamente grazie all’adozione del layout di scarico appartenuto alla precedente DP7 siamo riusciti a passare la verifica senza nessun tipo di problema, al contrario di quanto è successo a Varano.
Data la quantità di impegni nella giornata abbiamo deciso immediatamente di affrontare il test conclusivo prima di poter partecipare alle prove dinamiche: quello di frenatura, superato anch’esso con un’ottima performance. Nel primo pomeriggio abbiamo deciso di investire parte del nostro tempo nella practice area al fine di settare l’auto nel miglior modo per affrontare lo skid pad, prova dinamica di tenuta di strada effettuata esclusivamente in Germania su asfalto bagnato artificialmente. Le doti dinamiche della nostra DP8 si sono rivelate davvero eccellenti, permettendole di scalare la classifica fino al sesto posto, a soli 2 decimi di secondo dai top team mondiali come Graz o Stoccarda.
Gli impegni per questa lunghissima giornata si sono finalmente esauriti, ma abbiamo deciso di tornare a fare qualche prova libera prima che il circuito chiudesse in vista del giorno dopo.
Il “day 3” della gara ha visto la DP8 prendere parte nella mattina all’acceleration, riuscendo a conquistare un tempo discreto a valle di una vicissitudine riguardante il numero identificativo della vettura, giudicato non a norma per pochi millimetri di spaziatura. Dopo qualche contestazione siamo stati comunque in grado di convalidare il punteggio totalizzato in una delle 2 run di accelerazione effettuate.
Successivamente abbiamo modificato l’assetto della vettura per correre nell’autocross, che si è svolto nel pomeriggio. In questa prova la nostra vettura ha dimostrato di essere agile e di avere un’ottima tenuta di strada, e grazie anche alla bravura dei nostri piloti ci siamo aggiudicati un buon 17° posto.
La domenica è stato l’ultimo giorno di gara, ma non il meno importante: prevedeva infatti la prova di endurance, una gara a tempo di 22 kilometri che vale un terzo dei punti realizzabili in tutta la competizione. Preparata al meglio la monoposto (e anche i piloti), la gara è iniziata ottimamente già dal primissimo giro, con un tempo di tutto rispetto che sarebbe potuto ancora migliorare nel cuore della gara. Purtroppo però dopo qualche kilometro percorso la macchina ha riscontrato problemi di surriscaldamento al motore, che ci ha costretto a rallentare per evitare di innalzare ulteriormente le temperature di esercizio.
Il nostro obiettivo così è passato dall’entrare nella top ten dei tempi al giro al finire l’endurance senza danneggiare la DP8. Col passare del tempo e dei kilometri la situazione sembrava stabile, fino alla vista del traguardo finale: a 70 metri effettivi dalla bandiera a scacchi la nostra vettura ha ceduto, fermandosi in mezzo alla pista e lasciando spettatori, cronisti, staff e membri di tutti i team col fiato sospeso.
La forza d’animo del nostro pilota gli ha permesso di trovare il modo di finire in ogni caso la corsa: è riuscito a far arrivare la macchina al traguardo spingendola grazie alla sola potenza fornita dal motorino d’avviamento, aiutato però anche dall’enorme tifo di tutti i presenti alla competizione.
L’aver concluso l’endurance ci ha consentito di guadagnare qualche punto in più, entrando però nella classifica generale di fine competizione al ventinovesimo posto. A quanto visto e detto dai giudici la nostra auto ha enormi potenzialità, e siamo intenzionati a sfruttarle tutte una volta risolto questo principale problema tecnico che di fatto ingabbia nostra monoposto. Appuntamento dunque il 25 Agosto al Montmelò di Barcellona per la tappa della Formula Student Spain 2016.