FORMULA SAE ITALY 2016: VARANO DE’ MELEGARI

La DP8 è stata finalmente svelata giusto in tempo per la tappa italiana della Formula Student 2016, che si è svolta lo scorso weekend a Varano de’ Melegari in provincia di Parma. Gara che quest’anno per molti Team universitari (noi compresi) si è rivelata ricca di sorprese e colpi di scena.

Noi del Team Dynamis siamo partiti alla grande il primo giorno di competizione, dove la nostra equipe di ingegneri gestionali ha presentato un business plan che è stato valutato positivamente dalla giuria, la quale ci ha suggerito di renderlo ancora più innovativo. Dopo abbiamo portato la macchina ad effettuare le ispezioni tecniche (in gergo chiamate tech), superate velocemente e con ottimi voti. Data la partenza a gonfie vele abbiamo deciso di continuare col tilt test, ossia la verifica di perdite dei liquidi presenti nella vettura quando questa è inclinata di 45° o 60°. Test che abbiamo dovuto ripetere una volta, poiché il serbatoio della benzina presentava una leggera perdita nella vite di scolo. Passata questa ispezione abbiamo proseguito subito col noise test, ossia il controllo delle emissioni sonore prodotte dalla vettura. Non siamo riusciti a passarlo alla prima occasione, costringendo noi “ingegneri” a lavorare sull’impianto di scarico fino alla fine della giornata.

Il giorno seguente, mentre molti di noi erano ancora al lavoro sul silenziatore, altri hanno presentato il design event e il cost report, rispettivamente l’analisi delle scelte progettuali e dei costi totali della vettura. Il primo ha avuto molto successo e si è qualificato secondo, mentre siamo arrivati decimi per quanto riguarda il cost. Successivamente ognuno di noi si è concentrato sul noise test, rivelato davvero difficile da superare in quanto la causa dell’elevato rumore della macchina rimaneva sconosciuta. Purtroppo dopo aver provato svariate soluzioni a fine giornata non siamo stati in grado di superarlo, rimandando alla mattinata successiva i lavori.

Fortunatamente la mattina seguente grazie ad una soluzione tanto inusuale quanto originale la DP8 è finalmente riuscita a rientrare nel campo di emissioni sonore accettabile, passando per un pelo il temuto test. Dato che nella tabella di marcia si era un po’ in ritardo abbiamo deciso di cimentarci nel brake test (test di frenatura) convalidato immediatamente a seguito di una veloce messa a punto della ripartizione di frenata. Questa verifica ha posto fine a quelle che erano le prove statiche, dandoci il via libera per prendere parte alle prove dinamiche. Abbiamo iniziato con la prova di accelerazione, effettuata con discreto risultato, ma a causa della mancanza di tempo materiale abbiamo potuto provarla solamente una volta sulle 2 disponibili. Ci siamo poi recati immediatamente allo skid pad, ossia il tracciato per la valutazione della tenuta di strada della vettura. Questa si è rilevata ottima, garantendoci un buon punteggio nella prova. Lo stesso pomeriggio abbiamo affrontato l’autocross: si tratta di un tortuoso percorso cronometrato da un punto A ad un punto B in cui le vetture si sfidano a registrare il tempo migliore. Noi ci siamo classificati ottimamente, preceduti solo da altri 4 Team. Con l’autocross questa impegnativa e lunga giornata si è poi finalmente conclusa, dando a noi un po’ di respiro e finendo con un buon banchetto in campeggio in compagnia delle altre squadre.

Il lunedì era riservato alla parte della competizione più impegnativa e importante: l’endurance. Si tratta di una prova di resistenza lunga 22km su un circuito chiuso in cui ogni vettura viene guidata da 2 piloti del Team differenti. Giunto il nostro momento di entrare nel tracciato (si entra a gruppi di 4 auto per garantire sicurezza) partiamo subito alla grande, segnando il tempo migliore in assoluto rispetto ad ogni altra squadra già dal primissimo giro. Abbiamo mantenuto la leadership fino a metà gara, quando appena dopo il cambio pilota la macchina ha presentato un guasto alla trasmissione, costringendoci a ritirarci dalla prova prematuramente.

Questo guasto tecnico ha inficiato di non poco il nostro punteggio finale, portandoci all’ottava posizione nella classifica generale, la quale ha visto come primi e secondi rispettivamente un Team tedesco e uno polacco e come terzi i ragazzi dell’università di Firenze. Tra tutte le università italiane partecipanti ci siamo classificati al quarto posto. Abbiamo tuttavia conseguito il premio Lamborghini per miglior uso di fibra di carbonio nella vettura e il premio FCA style and execution award.

Con la consapevolezza di avere enormi potenzialità e con tanta voglia di arrivare preparati e agguerriti alla tappa tedesca di Hockenheim abbiamo così concluso la prima delle 3 gare a cui noi del Dynamis parteciperemo quest’anno, e ci siamo congedati da Varano dopo una grande festa al campeggio insieme ai ragazzi di tutto il mondo.